Articolo di fede e edificazione
Luglio 2007
 
 
 
Pastore Luca Adamo
 
 

Conosciamo il significato del termine “connesso”, perchè è molto utilizzato nella Rete, in internet. Una persona è connessa quando è collegata al resto del mondo attraverso la Rete.

Eppure non è solamente internet a beneficiare di questo termine.

Anche la Bibbia lo usa e, se permettete, lo fa da molto ma molto più tempo!

Quando ammonisce di non abbandonare la propria comunità, di non disertare le attività dell'opera nella quale si è coinvolti, non sta forse dicendo di... rimanere connessi ad essa?

E quando esorta alla sottomissione verso i propri leaders ed alla lealtà nei loro confronti, non sta forse dicendo la stessa cosa?

Ma, sopra ogni cosa, quando insegna a rimanere fedeli a Gesù, quando scrive di perseverare fino alla fine e di non tornare indietro, non sta forse dicendo di rimanere connessi al Piano di Salvezza che si è ricevuto?

 

Tutti noi vogliamo rimanere connessi al Cielo, perchè è dal Cielo che scendono le benedizioni per la nostra vita ed è sempre dal Cielo che giungono le vittorie sulle sfide che incontriamo nel nostro cammino.

Gloria a Dio per la connessione!

Come faremmo senza di essa?

Come potremmo progredire nel Signore, vincere gli ostacoli, resistere nelle prove, oltrepassare le montagne e raggiungere la mèta, se nel frattempo non fossimo connessi con il Cielo?!

Vedete, io vedo la connessione spirituale col Cielo come quella meravigliosa opportunità di poter accedere alle benedizioni di Dio, benedizioni che diventano alla nostra portata grazie alla Grazia di Dio, quella sorta di modem che il Signore ha provveduto affinché potessimo accedere al Cielo!

Così come un computer ha bisogno di un modem per accedere alla Rete, anche noi cristiani abbiamo bisogno di un intermediario per accedere al Cielo e alla sue benedizioni.

 

Gesù è il nostro intermediario!

Glory!

Rimani connesso con il Cielo, amico mio, perchè questa è la tua sola possibilità di vincere in questa vita!

Non staccare la spina, non vivere un cristianesimo spento e apatico, ma rimani connesso col reame al quale già appartieni, col posto in cui risiede il tuo vero Padre, con il Cielo!

 

SONO CONNESSO O NON LO SONO?

 

Ora, come posso dire di essere connesso? In che modo posso controllare e accertarmi che la mia connessione spirituale sia attiva?

Beh, nello stesso modo in cui controlli la tua connessione ad internet. Mi spiego. Per accertarti di essere connesso alla rete tutto quello che fai è vedere se funziona la navigazione, ossia se il tuo computer accede a qualche sito internet. Se la risposta è una pagina bianca con tanto di annuncio del tipo “Mi dispiace per te ma non puoi raggiungere il sito che hai richiesto perchè il collegamento non è attivo”, allora comprendi che in realtà non sei collegato alla Rete. Certo, i motivi di tale avviso possono essere diversi, ma la prima cosa che ti viene da controllare è se ti sei ricordato di collegare o ricollegare il tuo computer al modem. Oggi quasi tutti hanno un modem ADSL, un modem esterno, e quando questo viene staccato per qualche motivo, occorre poi ricordarsi di ricollegarlo. Insomma, non basta avere un modem, ma bisogna pure che questo sia collegato al computer, comprendi?

 

Nel Signore valgono le medesime regole.

Occorre essere connessi a Lui, prima di poter navigare con successo, prima di poter accedere alle risposte che la Bibbia promette per la nostra vita. Non basta aver ricevuto la Salvezza nel proprio cuore, ma occorre anche vivere in collegamento costante col Signore, perchè se la Salvezza garantisce la tua destinazione eterna, il collegamento giornaliero con Cristo garantisce il successo nel tuo cammino quotidiano.

 

Se nonostante disponga della Salvezza e nonostante tu abbia Gesù nel cuore non stai però ricevendo risposte dal Cielo, allora è probabile che tu non sia connesso. Sì, forse disponi della possibilità legale di navigare tra le benedizioni del Cielo, hai Cristo in te, ma non riesci a vedere manifestate certe risposte.

Ebbene, se questo è il tuo caso allora è probabile che, per qualche motivo, la tua comunione con Cristo sia stata interrotta.

 

RELAZIONE E COMUNIONE

 

Vedi, c'è differenza tra l'avere una relazione con Gesù e l'essere in comunione con Lui.

La relazione è l'appartenenza legale alla famiglia di Dio, e se hai ricevuto Cristo nel tuo cuore allora legalmente sei parte della Sua casa. La relazione di figlio ti appartiene.

Ma la comunione è la decisione di usufruire della Sua compagnìa e di condividere con Lui la tua vita quotidiana, i tuoi desideri, raccontargli le tue speranze ed ascoltare le Sue.

Ecco, questa è la connessione di cui io parlo!

 

Ma in fondo è un po' come nel matrimonio.

In una coppia sposata è possibile vivere in comunione l'uno con l'altra, oppure vivere legalmente insieme, ma senza parlarsi e senza condividere il proprio cuore. Tutte le coppie sposate beneficiano della relazione legale di marito e moglie, ma purtroppo non tutte possono però dire di vivere in comunione tra loro. Ci vuole ben più di una convivenza fisica, per avere comunione l'uno con l'altra.

Penso ricorderete la parabola del figliol prodigo. Rammentate la situazione, vero? Uno dei due figli di quel padre abbandonò la casa paterna per andare a vivere in maniera sconsiderata. Eppure, nonostante quel tale non vivesse più a casa col padre e nonostante non usufruisse più dell'aiuto e della protezione del genitore, la Bibbia continua a chiamarlo “figlio”. Perchè? Perchè un figlio non smette di essere tale solo perchè va via di casa.

Quando un figlio interrompe i suoi rapporti con i genitori, non smette di mantenere con essi la relazione legale di figlio. Certo, non usufruisce più del sostegno dato dal padre e dalla madre, ma legalmente continua ad essere loro figlio.

Quello che invece viene a mancare è la comunione.

Si, essere figli è già una benedizione, ma avere comunione col padre è cosa ben più alta. Si, perchè se da una relazione si hanno solo dei benefici legali, da una comunione si ricevono delle virtù.

 

Ebbene, se hai ricevuto Gesù nel cuore e se ti trovi quindi a beneficiare della relazione di figlio di Dio, abbi cura di avere con Lui anche la comunione, e non solo la relazione. Fai in modo che le benedizioni celesti non siano tue solo da un punto di vista legale e dottrinale, ma che si manifestino anche visibilmente e praticamente nella tua vita.

Insomma, rimani connesso!

 

DAI UN'OCCHIATA AI CAVETTI!

 

Come fai, quindi, a controllare che la tua connessione con Cristo sia attiva? Esiste una check-list spirituale che possa aiutarti, in questo? Come fai a controllare qualcosa come la comunione spirituale che, in fin dei conti, non si può vedere nè toccare con mano?

Semplice, devi dare un'occhiata ai cavetti!

E quali sono questi cavetti?

Sono tutti quei collegamenti pratici con il regno di Dio, quei collegamenti che ti portano a rimanere connesso al tuo modem e quindi ad... internet.

Essi sono il non abbandonare la lettura della Parola di Dio e la preghiera quotidiana, il tempo speso con Lui.

Essi sono il rispetto, la sottomissione e la lealtà verso i tuoi leaders per il semplice fatto che il Signore li ha posti per edificazione e protezione della tua vita.

Essi sono l'impegno nell'aiutare e sostenere la tua comunità o l'opera nella quale sei coinvolto, con tutta la passione e lo zelo che questo merita.

Forse non tutti sono chiamati alla missione o ad operare in campi difficili, ma tutti noi possiamo onorare Dio con quella passione che Gesù ha posto in noi. Tutti noi possiamo e dobbiamo essere, prima di ogni altra cosa, fedeli membri di un'opera e in leale sottomissione alle autorità costituite.
 

Sono questi, cavetti che puoi facilmente controllare, proprio perchè sono qualcosa di pratico e tangibile, ed è difficile essere ingannati sul loro collegamento. Insomma, se stai vivendo un cammino di rispetto ed ubbidienza al tuo pastore, se stai rispettando ed onorando gli impegni della tua comunità e se sei disposto a stare al fianco di chi ministra la Parola nella tua vita, allora questo lo sai. Tu sai se questi cavetti sono collegati.

Sono cavetti molto, ma molto pratici, amico mio. Sono realtà sulle quali nessuno può essere ingannato: ognuno di noi sa benissimo se le sta adempiendo oppure no.

Non sono certo gli unici, è ovvio, e non abbiamo qua il modo di elencarli tutti, ma già questi spinotti dicono qualcosa sul tuo collegamento alla Rete, credimi. Sono princìpi fondamentali, semplici ed alla portata di tutti, l'ABC del discepolato, eppure ti meraviglieresti se sapessi quanti credenti vivono senza avere un pastore che possa ministrare nella loro vita o senza avere un ministero al quale sottomettersi ed essere collegati, verso il quale imparare a rendere conto del proprio operato spirituale. Pretendono di fare le grandi cose per Dio, senza però iniziare ad agire in quelle semplici e basilari. Dicono di voler ubbidire al Signore, ma poi non sono capaci di ubbidire a nessun pastore e addirittura a volte nemmeno hanno un pastore! Sono credenti, questi, completamente distaccati dalla chiesa locale, autonomi da qualsiasi ministero, credenti ai quali nessuno può dir nulla e che nessuno può realmente pasturare. Del resto, se non imparano la disciplina del dover rendere conto ad un pastore che vedono e sentono nel naturale, come possono pretendere di essere disciplinati con un Dio che non vedono e non ascoltano?

Costoro, anche se sono legalmente figli di Dio, vivono però lontani dalle Sue direttive e dalle Sue correzioni per la loro vita. Chi li aiuterà, se non hanno un pastore? E chi raddrizzerà mai la loro strada, se non permettono a nessuno di farlo?

Se hanno ricevuto Gesù sono credenti. Ma se non si sottomettono ad un ministero e non imparano a rendere amorevolmente conto a qualcuno del proprio operato, allora sono ben lontani dal ricevere le potenti e durature benedizioni di Dio.

Hanno bisogno di tornare ad essere connessi!

 

HAI BISOGNO DI UN BUON TECNICO?

 

Nel frattempo, mentre dai un'occhiata alla situazione e ai fili sotto la tua scrivania, se ti accorgi di aver bisogno di un tecnico che ti aiuti a ripristinare la connessione, allora la Bibbia non manca di fornirti l'aiuto che ti occorre. Un buon tecnico, lasciamelo dire, l'abbiamo eccome! Eccolo qua: “Nello stesso modo lo Spirito sovviene alle nostre debolezze... intercedendo per noi con sospiri ineffabili” (Romani 8:26). Non è questo un meraviglioso aiutante?

La parola “debolezze”, dal greco astheneia, letteralmente significa “area in cui manchiamo di forza”, e se quindi ti accorgi di non essere connesso, allora hai bisogno di forza in quell'area.

Ebbene, lo Spirito Santo è disposto a fornirtela! Non è meraviglioso!?

 

Non sottovalutare quindi l'aiuto dello Spirito Santo. Egli è qui per te, proprio per te. E uno dei Suoi compiti è proprio quello di aiutarti a farti rimanere connesso con il Cielo!

Guarda cosa dice Gesù al riguardo: “Egli vi insegnerà ogni cosa” (Giovanni 14:26). Nella frase “ogni cosa” è incluso certamente anche l'insegnarci come mantenere attiva la nostra connessione con il Cielo. Glory!

Lui è qui anche per questo, e non sarà certo dispiaciuto se umilmente ne chiediamo l'aiuto al Padre per ripristinare quella connessione che forse, per qualche motivo, è stata interrotta.

 

Non limitare la vita eterna che il Signore ti ha donato, relegandola nel tuo spirito, amico mio.

Lascia che la zoe di Dio, quella vita spirituale che è stata riversata in te, fuoriesca dal tuo cuore e invada il tuo intero essere. Permetti al Signore di toccare tutte le aree della tua vita, lascia che Egli tocchi anche il tuo carattere, le tue motivazioni e i tuoi pensieri, perchè solo così potrai sperare di avere un impatto in questa generazione.

 

E solo così, stanne certo, potrai essere sicuro di rimanere connesso con Lui!

 

 

 

 

 

Questo articolo è parte del Ministero Vita Abbondante.

E' permesso l'utilizzo per scopi evangelistici e/o di edificazione, ma non può essere usato a scopo di lucro.

 

Past. Luca & Lucia Adamo

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